β (Beta)
Common cause failure factor – IEC 62061
Fattore di indipendenza di funzionamento dei canali di un sistema a più canali. È un numero compreso fra 0,1 e 0,01 in funzione del valore di CCF raggiunto.
λ (Lambda)
Failure rate – IEC 62061
Frequenza di guasto dei guasti di tipo casuale.
La frequenza del verificarsi dei guasti di tipo casuale nel tempo di un componente viene comunemente indicata col nome di “tasso di guasto“ (Failure Rate) e si misura in numero di guasti per unità oraria.
Il suo inverso è detto “tempo medio fra i guasti” ed è misurato in ore; è comunemente indicato con la sigla MTBF (Mean Time Between Failures).
I guasti casuali sono provocati da improvvise accumulazioni di sollecitazioni oltre la resistenza massima di progetto del componente. Possono capitare ad intervalli casuali e in maniera del tutto inaspettata.
La frequenza di guasto presa su tempi sufficientemente lunghi è pressochè costante. I metodi di calcolo del valore di PFHD descritti nelle due norme si riferiscono solo alla stima dei guasti di tipo casuale.
L’unità di misura comunemente usata per indicare il tasso di guasto è il FIT (Failure In Time) che corrisponde a un guasto per miliardo di ore di funzionamento (F=1 quindi significa un guasto ogni 109 ore) .
λs
Safe failure rate – IEC 62061
Tasso di guasto dei guasti non pericolosi.
I guasti non pericolosi sono quelli che non hanno effetto sulla prestazione di sicurezza del sistema di controllo. In loro presenza il sistema di controllo continua a garantire protezione.
λd
Dangerous failure rate – IEC 62061
Tasso di guasto dei guasti che possono portare a funzionamenti pericolosi.
I guasti pericolosi sono quelli che impediscono al sistema di controllo di continuare a fornire protezione.
λdd
Dangerous detected failure rate – IEC 62061
Tasso di guasto dei guasti pericolosi rilevabili. I guasti pericolosi rilevabili sono quelli che possono essere individuati dai sistemi automatici di autodiagnosi.
λdu
Dangerous undetected failure rate – IEC 62061
Tasso di guasto dei guasti pericolosi che non è possibile rilevare. I guasti pericolosi non rilevabili sono quelli che non possono essere rilevati dai sistemi di autodiagnosi interni.
Sono quelli che determinano il valore di PFHD e, di conseguenza, il valore di SIL o PL.
Cat.
Categoria ISO – 13849-1
La Categoria è il parametro principale che va preso in considerazione per raggiungere un determinato valore di PL.
Specifica il comportamento del SRP/CS in relazione alla resistenza ai guasti e al conseguente comportamento in condizioni di guasto.
In funzione della disposizione strutturale delle parti vengono definite cinque categorie.
CCF
Common Cause Failure – ISO 13849-1
Failure resulting from common causes – IEC 62061
Guasto risultante da uno o più eventi che provoca il malfunzionamento contemporaneo dei canali di un sistema a due o più canali.
Fornisce una indicazione del grado di indipendenza di funzionamento dei canali di un sistema ridondante. Viene valutato assegnando un punteggio. Il massimo punteggio raggiungibile è 100.
DC
Diagnostic Coverage – ISO 13849-1 / IEC 62061
Riduzione della probabilità di guasti pericolosi dell’hardware derivanti dal funzionamento dei sistemi automatici di autodiagnosi. Indica quanto il sistema sia efficiente nel rilevare per tempo un proprio eventuale malfunzionamento. Viene espresso con una percentuale compresa fra il 60% e il 99%.
MTTFD
Mean Time to dangerous Failures – ISO 13849-1
Durata media di funzionamento, espressa in anni, prima che capiti un guasto casuale potenzialmente pericoloso (e non guasto generico). Può essere riferita a un singolo componente, oppure a un singolo canale, oppure al sistema di sicurezza completo.
PFHD
Probability of dangerous Failure /Hour – IEC 62061
Probabilità media di guasto pericoloso in 1 h.
Rappresenta in modo quantitativo il fattore di riduzione di rischio fornito dal sistema di controllo di sicurezza.
PL
Performance Level – ISO 13849-1
Livello di prestazione.
Nella ISO 13849-1, per valutare il grado di resistenza ai guasti viene usato il concetto di “Livello di prestazione” (PL).
Rappresenta la capacità da parte di un SRP/CS di svolgere una funzione di sicurezza entro prevedibili condizioni di funzionamento. Sono stabiliti 5 livelli, da PL a a PL e.
PL e fornisce il più alto livello di riduzione del rischio, PL a il più basso.
PL r
Performance Level required – ISO 13849-1
Livello di prestazione richiesto.
Rappresenta il contributo alla riduzione del rischio che deve fornire ogni funzione di sicurezza implementata nel SRP/CS. Il valore di PL r si determina tramite l’uso del grafico dei rischi.
SIL
Safety Integrity Level – IEC 62061
Livello di integrità della sicurezza. Livello discreto (uno dei tre possibili) che serve per descrivere la resistenza ai guasti di un sistema di controllo di sicurezza secondo la norma IEC 62061, dove il livello 3 garantisce la protezione più elevata e il livello 1 la più bassa.
SILCL
SIL Claim – IEC 62061
Massimo SIL che può raggiungere un sottosistema in funzione della sua architettura e della sua capacità di rilevamento dei guasti.
SRP/CS
Safety Related Parts of Control Systems – ISO 13849-1
Parte del sistema di controllo della macchina che è in grado di mantenere o portare la macchina in uno stato sicuro in funzione dello stato di determinati sensori di sicurezza.
SRECS
Safety Related Electrical, electronic and programmable electronic Control System – IEC 62061
Sistema di controllo di sicurezza elettrico, elettronico, elettronico programmabile il cui guasto aumenta immediatamente il grado di rischio associato al funzionamento della macchina.
T1
Proof test interval – IEC 62061
Intervallo di test di prova. Il Proof test è una verifica di tipo esterno e manuale che serve per rilevare avarie e decadimenti nelle prestazioni dei componenti che non possono essere rilevate dai sistemi interni di autodiagnosi. L’unità di misura è il tempo (mesi oppure, più comunemente, anni).
T2
Diagnostic test interval – IEC 62061
Intervallo di test delle funzioni di autodiagnosi. Tempo che intercorre fra un test di possibili avarie interne e quello successivo. I test sono condotti in modo automatico da appositi circuiti che possono essere interni allo SRECS oppure appartenere ad altri SRECS.
L’unità di misura è il tempo (da millisecondi a ore).
SFF
Safe Failure Fraction – IEC 62061
Frazione del tasso di guasto globale che non comporta un guasto pericoloso. Rappresenta la percentuale di guasti non pericolosi rispetto al numero di guasti totali del sistema di controllo di sicurezza.