Scelta delle tecniche di auto-diagnosi e calcolo di DC
Se si suppone:
- Che un guasto può sempre capitare (altrimenti non ci sarebbe motivo di definire l’MTTF)
- Che i meccanismi per il rilevamento dei guasti non sono tutti parimenti efficienti e immediati (dipende dal tipo di guasto, per alcuni guasti può occorrere più tempo) e che non è possibile pensare di poter rilevare tutti i guasti
- Che tuttavia adottando opportuni accorgimenti circuitali è possibile rilevare la maggior parte dei guasti pericolosi
Allora si può definire un parametro DC che indica quanto il sistema sia efficiente nel rilevare un proprio eventuale malfunzionamento in tempo (in tempo = prima che possa capitare un secondo guasto pericoloso).
Regola generale per il calcolo del valore di DC
Il parametro DC è espresso come rapporto fra il tasso di guasto dei guasti pericolosi rilevati dalle misure di autodiagnosi implementate , λdd , e il tasso di guasto di tutti i guasti pericolosi possibili λd (rilevati e non rilevati).
Dalla conoscenza di λd e dalla conoscenza della percentuale di copertura guasti fornita dalle misure diagnostiche impiegate è possibile ricavare λdd (rilevabili) e λdu (non rilevabili) e quindi calcolare il valore DC dell’intero sottosistema.
Metodo semplificato per il calcolo del valore di DC
Questo metodo semplificato si basa sulle tecniche diagnostiche elencate nella Tabella E.1 della Norma. La tabella E: 1 fornisce un elenco di 34 diverse tecniche diagnostiche suddivise in tre famiglie (per circuiti di ingresso, per logica di elaborazione, per circuiti di uscita). Se il progettista decide di utilizzare tecniche diagnostiche per aumentare la copertura dei guasti tra quelle elencate nella tabella E.1, potrà scegliere quelle che si adattano meglio alla sua applicazione.
Per ogni tecnica è assegnato un punteggio percentuale variabile fra 0% e 99%.
- 0% = nessun guasto pericoloso viene rilevato
- 60% = bassa percentuale di rilevamento di guasti pericolosi
- 90% = media percentuale di rilevamento di guasti pericolosi
- 99% = alta percentuale di rilevamento di guasti pericolosi
Può capitare che per le singole parti siano state usate tecniche di diagnosi con livelli DC diversi. In questo caso la norma fornisce una formula che consente di calcolare il DC totale dell’intero sistema (DC)
Dove con MTTFDi e DCN sono indicati rispettivamente I valori di MTTFD e DC relativi ai singoli componenti del sottositema.
Si può vedere che se una parte ha valori di DC e di MTTFD bassi ha molto peso e porta ad un valore di DC basso.
I componenti non testati hanno DC = 0 e contribuiscono solo per il denominatore.
Completato il calcolo, si sceglie la classe di DCavg tramite la tabella a fianco:
Relativamente alle tabelle precedenti, per le misure diagnostiche per le quali è indicato un intervallo di valori, il valore corretto della DC può essere determinato considerando tra tutti i guasti pericolosi quali sono quelli rilevati da quella particolare misura. In caso di dubbio conviene basarsi su una stima derivata da una FMEA.
Definizione DC | Definizione DC |
Nessuna |
DC < 60% |
Basso |
60% ≤ DC < 90% |
Medio |
90% ≤ DC < 99% |
Alto |
99% ≤ DC |